mercoledì 2 febbraio 2011

Una volta ancora.


La sua mano scivolò lenta sulla copertina del libro innanzi a se.. quasi come se volesse trattenerla in vita, come stesse accarezzando il respiro di ogni singola parola contenuta in quelle pagine..
Parole che ancora le sfuggono.. parole che ancora sanguinano...
Quanto ancora c'era bisogno d'aspettare..?
E il tempo scivolava dalle sue mani, e le sue mani scivolavano sul libro, e le sue mani scivolavano sul tempo, e l'anima le scivolava sul tempo, e il tempo inciampava nell'anima..
Quanto dolce e gentile era la sua musica.. così leggera... così morbida...
Come il battito d'ali d'una farfalla spaventata.. incerta, ma d'una grazia finissima..
Aveva nelle mani, e nel viso, e negli occhi, e sulla schiena, e nei gesti e nella voce.. stanchezza...
Solo stanchezza.
Quanta se ne portava dietro, in ogni capello, in tutto il suo profumo meraviglioso.
Stanchezza.. ch'era tristezza.. ch'era amarezza... Stanchezza.
Come se si potesse far finta di nulla.
Faceva finta di nulla. Tanti sorrisi, tante risate, corse frenetiche da una porta all'altra, da una nuova partenza ad un nuovo traguardo...
E la sera la stanchezza si concentrava nella sua mente, nelle sue parole, nei suoi pensieri... una coltellata all'improvviso, si sentiva.. spenta... svuotata di ogni carica ed energia...
Di notte poteva essere se stessa. Restare sveglia, in silenzio, a dialogare con le stelle.
Piangere.
Urlare.
E poi addormentarsi con una frase ancora tra le labbra..
Di notte riusciva a tirar fuori il dolore che di giorno nascondeva.
Di notte cedeva.
Come quando vinci una battaglia, ma non è detto che tu vinca l'intero conflitto.
Come quando perdi una battaglia, e ti dici che ciò che conta è il risultato finale.
E così facendo vai avanti.
Avanti. Ancora. Ed ancora.

sabato 9 ottobre 2010

Me duele tanto... me duele tanto...


No puedo pedir que el invierno perdone a un rosal... No puedo pedir a los olmos que entreguen peras... No puedo pedirle lo eterno a un simple mortal y andar arrojando a los cerdos miles de perlas...


No solo de pan vive el hombre y no de excusas vivo yo...


venerdì 17 settembre 2010

L'amore ti taglia l'anima.


Ed ho imparato tante cose... tante non le avrei neanche immaginate, altre ancora non le avrei capite, probabilmente, se prima non fossi giunta fino a qui.

Nell'esatto punto in cui la strada si spacca sotto i miei piedi.. quando tutto crolla ed ogni cosa che incontro sul mio cammino è una mina che scoppia dentro di me e sono costretta ad amputare pezzi d'anima per sopravvivere.. uno dopo l'altro... sempre più grossi, sempre più neri e sanguinanti... un'anima in cancrena, sta per cadere in mille pezzi... in mille frantumi... polvere nera... eppure basta un soffio per ridarle la vita.. per riaccendere la fiamma..

Ma ho imparato anche che è difficilissimo procedere sorridendo.. è ciò che mi propongo di rinnovare ogni giorno... So quanto siano importanti i sorrisi... e quanto facciano male a volte...

E ho sentito sotto la mia pelle il dolore che sono capaci di provocare le macerie.. e il loro peso..

Graffiano le pareti interne degli occhi e delle mani... e il cammino diventa sempre più difficile..

Mai arrendersi, certo... mai perdere la speranza e rassegnarsi...

Raccogliere sempre tutta la follia e la forza che sono in noi e andare avanti, stringendo i pugni... sbattendo contro muri invisibili che provocano lacrime d'aria ed un'emorragia interna che non uno sguardo può fermare...

Ti disintegra, ti attacca a partire dalle viscere.. ti indebolisce la mente.. ti scompiglia i pensieri, ti impicca i desideri e come una feroce ghigliottina ti decapita il cuore.. Fa male, fa malissimo...



Va bene, lo so, lo sai, lo sappiamo. E' una continua sfida. Ed io ci sto, io ci sto.. io resto...

Ma il troppo amore no, non più. Fa troppo male.

E mi taglia l'anima mentre spezzi il mio entusiasmo sotto il peso delle tue parole....


Non sono cinica, non lo sono mai stata.

Non ho intenzione di diventarlo.

Ma l'Amore a volte è anche questo, e per capirlo bisogna esserlo.

Ma l'Amore è sempre tante cose.. e c'è solo bisogno di Capirlo..

lunedì 19 luglio 2010

Signore amato mio.


Sentirai la mia bocca dove non sai, d'improvviso, forse sarà nei tuoi occhi, appoggerò la mia bocca sulle palpebre e le ciglia, sentirai il calore entrare nella tua testa, e le mie labbra nei tuoi occhi, dentro, o forse sarà sul tuo sesso, appoggerò le mie labbra, laggiù, e le schiuderò scendendo a poco a poco, finché alla fine ti bacerò sul cuore, perché ti voglio, morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio, e con il cuore tra le mie labbra tu sarai mio, davvero, con la mia bocca nel cuore tu sarai mio, per sempre, se non mi credi apri gli occhi signore amato mio e guardami, sono io, chi potrà mai cancellare questo istante che accade, e questo mio corpo senza più seta, le tue mani che lo toccano, i tuoi occhi che lo guardano, le tue dita nel mio sesso, la tua lingua sulle mie labbra, tu che scivoli sotto di me, prendi i miei fianchi, mi sollevi, mi lasci scivolare sul tuo sesso, piano, chi potrà cancellare questo, tu dentro di me a muoverti adagio, le tue mani sul mio volto, le tue dita nella mia bocca, il piacere nei tuoi occhi, la tua voce, ti muovi adagio ma fino a farmi male, il mio piacere, la mia voce, il mio corpo sul tuo, la tua schiena che mi solleva, le tue braccia che non mi lasciano andare, i colpi dentro di me, è violenza dolce, vedo i tuoi occhi cercare nei miei, vogliono sapere fino a dove farmi male, fino a dove vuoi, signore amato mio, non c'è fine, non finirà, lo vedi? nessuno potrà cancellare questo istante che accade, per sempre getterai la testa all'indietro, gridando, per sempre chiuderò gli occhi staccando le lacrime dalle mie ciglia, la mia voce dentro la tua, la tua violenza a tenermi stretta, non c'è più tempo per fuggire e forza per resistere, doveva essere questo istante, e questo istante è, credimi, signore amato mio, quest'istante sarà, da adesso in poi, sarà, fino alla fine.


Seta.

mercoledì 16 giugno 2010

Con quali occhi ti rivolgi alla vita?


E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti all'apparizione propria e riconoscibile dell'orrore.


lunedì 7 giugno 2010

.Profumo.




I miei ricordi hanno il profumo della terra.. battuta.. solcata.. nutrita dal sangue e dalle lacrime... bagnata dalla pioggia.. inebriata dal sole...E' un profumo strano.. un odore che ha il sapore di vittoria... Qualcosa di forte che, davvero, arriva dritto all'Anima.. ai passi incerti della mente sotto il peso della battaglia...Qualcosa di indescrivibile, che assomiglia ad un abuso di dolore... un male così incontrastato ed energico, da sembrar più vivo del Vivo e così coinvolgente che vive di per sé, senza bisogno di un tramite che gli dia la vita... Sono soli... nel grande mare in cui vivono i miei occhi... si sentono, fanno male, fanno arrabbiare, riportano alla memoria cibi e suoni che piegano, spezzano, lacerano...Soli... e indifesi dinanzi alla falsità... ipocrisia... menefreghismo... ricordi che ancora soffrono, ricordi che ancora ridono, ricordi che ancora gioiscono e si disperano....
I miei ricordi hanno il profumo del mare... un continuo accartocciarsi capriccioso... un groviglio di onde... tante pieghette stralunate... una tela bianca senza ordine nè pazienza.. l'abito stracciato di una luna caduta in pezzi... le grida delle stelle nell'immensità...Una musica dolce... dolce... dolcissima... teneramente speciale e gentile... il sorriso solidale della bellezza... un angolino di speranza... un sassolino stanco... un guerriero serafico e tranquillo... il ritmo che si rompe e la magica e segreta esistenza dei fiori di ciliegio, quelli del Giappone... quelli così belli e delicati...
I miei ricordi hanno il profumo della *riverberazione* [ *_______* ] un'energia senza eguali... La velocità... un patibolo... il signor Tempo...
I miei ricordi hanno profumi esotici ed esoterici... aromi davvero inconfondibili, e calori che irradiano gioia e passione... attenzione, cura, devozione e sorprese continue e spaventosamente dolci... Un po' come la Luna... dolcissima e fragile, che si nasconde dietro un velo di aggressività che non tutti riescono a decifrare... ed è lì che volo...La Luna... da sempre oggetto di studi d'osservazione della mia mente... E' davvero una parte di Vita molto importante per me, a cui non voglio rinunciare... a cui non posso rinunciare... [..quante circostanze si riattivano, fuori dai circuiti della volontà...] e che sicuramente alimenterò fino all'inverosimile... sarà un bombardamento, volto all'elevazione... volto al Respiro... volto allo stare bene, alla vita...quella limpida e vera, coraggiosa e che non resta attaccata alla paura e all'omertà..E' la Luna il mio ricordo felice... la mia oasi di libertà in questo universo...Mi rifugio lì... o in un buco nero... o sopra una stella......perché mi affascina un sacco il Ne(R)o... e well, I'm gonna dance with him tonight...
Angeli ballano il rock... Ora... http://img503.imageshack.us/i/lunarsp7.ghttp://img230.imageshack.us/i/gothicfant
Bisogna volare... alto... per respirare l'aria buona e pura...

martedì 1 giugno 2010

E Tu che ne Sai?

Che ne Sai dei miei pianti...? Che ne sai di quando mordo le lenzuola per soffocare quei respiri forti... che ne sai di quando chiudo gli occhi e fatico a respirare...?
Che ne Sai di quando mi addormento con il cellulare con me sotto le coperte per sentirti più vicino...? Per Sentire che ci Sei...? Per Sentire che Sei qui e non è vero che sei andato via... per sempre...
Che ne Sai tu di quando nel bel mezzo della notte mi sveglio... e penso che mi Manchi... e lo penso così forte che il solo Pensiero è un nuovo Pianto... Che ne sai?
Che ne Sai di quando alle tre del mattino sono ancora sveglia... e guardo il soffitto... e la Paura mi prende... e risento la tua voce che mi dice che non è niente, che è solo una luce insignificante... puro riflesso...
Che ne Sai di quando la notte Penso a te... e sento le tue risate... sento il tuo prendermi in giro... sento la tua voce... rivedo le tue mani... le smorfie che fai... come mi guardi con quegli occhi... lo Sai?
Lo Sai che mi fai più Male... perché sei lì... sei lì e io posso guardarti... ti vedo, ti osservo... ma non posso toccarti... non posso allungare il braccio e riprenderti... non posso portarti di nuovo qui...
La Casa è Vuota... è terribilmente vuota... mi sento senza patria... mi sento senza i miei biscotti preferiti... senza l'arredamento che tutti possono vedere, ma che solo Noi possiamo abitare... mi sento con le porte chiuse, mi sento inondata dal buio... mi sento sola... non mi sento a Casa... Home non è Home se non ci sei... anche con poca magia, anche con concetti tutti miei, che ti appartengono poco, anzi.. non ti appartengono.. troppa magia per te, avrei dovuto capirlo...
Avrei dovuto capirlo.. non avrei dovuto essere così sicura... e sì, Mi Manchi... mi manchi da morire... mi sento cadere, mi sento precipitare, mi sento annegare nel mio stesso vuoto... tanto che ti vorrei qui, una notte ancora... ti vorrei qui, a rassicurarmi... ti vorrei qui, mentre mi dici che son bella... ti vorrei qui, mentre mi dici quelle paroline che solo tu puoi dire... sai dire... ti vorrei qui, sì... ma è solo un momento... una piccola debolezza che ora è già sparita.. lontana... andata via... con te...
Ho bisogno di altro, adesso... Sono solo momenti, e ora lo So...

Sto bene. Avevi ragione tu, e ora lo So...


Agosto 2009 - 24 maggio 2010.